di Alessandra Migliorini - 29/08/2008
Itinerario tra capolavori a cielo aperto nei luoghi meno noti della Sicilia nord-orientale. Per dormire in un atelier sul mare o in una villa aristocratica con sole 17 stanze.
La Sicilia nord-orientale (che comprende le province di Messina e Catania) è ancora poco conosciuta rispetto ad altre zone dell‘isola, ed è invece ricca di siti naturalistici e artistici estremamente interessanti. Partiamo dai Monti Nebrodi, una dorsale che copre circa 70 km e che offre scenari naturali assolutamente incontaminati. Quello proposto dall’ente Parco è un lungo itinerario in tre tappe di circa 6 ore ciascuna, che attraversa l’intera dorsale, partendo da Mistretta (lato ovest) per arrivare a Floresta (lato est).
Tra laghi, torrenti, ampie vallate e una fittissima vegetazione (faggi, tassi, agrifoglio, rosa canina sono solo alcuni degli esemplari faunistici della zona), si sale fino al Monte Soro, la vetta più alta della catena a 1847 metri. I rilievi sono dolci, le cime hanno fianchi arrotondati, soltanto dove predominano gli affioramenti calcarei il paesaggio diventa più aspro, come nelle Rocche del Crasto (1315 m). Chi preferisce intraprendere percorsi più brevi può trovare delle valide alternative sul sito http://www.parcodeinebrodi.it/.
(continúa)
La Sicilia nord-orientale (che comprende le province di Messina e Catania) è ancora poco conosciuta rispetto ad altre zone dell‘isola, ed è invece ricca di siti naturalistici e artistici estremamente interessanti. Partiamo dai Monti Nebrodi, una dorsale che copre circa 70 km e che offre scenari naturali assolutamente incontaminati. Quello proposto dall’ente Parco è un lungo itinerario in tre tappe di circa 6 ore ciascuna, che attraversa l’intera dorsale, partendo da Mistretta (lato ovest) per arrivare a Floresta (lato est).
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